Osteopatia e somatizzazione: la terapia manuale per trattare stress ed emozioni

Osteopatia e Somatizzazione

La somatizzazione è un meccanismo che porta un’emozione o un disagio psichico a “uscire dalla mente” per manifestarsi anche nel corpo con sintomi fisici, solitamente a carico di uno specifico organo. Secondo l’Osteopatia, medicina olistica complementare alla medicina classica, questo avviene perché si verifica un disequilibrio tra mente, corpo e spirito.

Tale dottrina considera infatti, l’organismo nella sua globalità e pertanto, “la ricerca della salute è orientata alla persona e non alla malattia, alla causa e non al sintomo, al riequilibrio invece che alla cura, attraverso la stimolazione del naturale processo di autoguarigione del corpo. Attraverso tecniche di terapia manuale, l’osteopata individua e libera le strutture corporee rigide che non permettono all’organismo di autoregolarsi ed esprimere la propria fisiologica funzione”.

Osteopatia e somatizzazione

Osteopatia e Somatizzazione

In questo articolo vedremo tutto quello che c’è da sapere sulla somatizzazione: dalle cause principali di tali disturbi, ai sintomi, all’approccio somato-emozionale dell’osteopata ai singoli casi.

Le cause della somatizzazione

Le cause che portano a un disequilibrio tra mente-corpo-spirito sono molteplici: possono derivare dal corpo per ragioni organiche, come ad esempio il mal di pancia causato dal colon infiammato, oppure dalla mente per condizioni emozionali o psicologiche, come nel caso del mal di pancia prima di un colloquio. Ed è proprio in questo secondo caso che si parla di somatizzazione: determinati stati d’animo e i pensieri negativi infatti, influenzano molto la nostra salute. La sofferenza, il dolore e lo stress che ne derivano necessitano di essere liberati. La via di fuga non può che è essere il corpo, di solito un organo in particolare, come l’intestino, nel caso citato poc’anzi, l’organo bersaglio per eccellenza.

Si tratta di un problema frequente e diffuso. Nella maggior parte dei casi, le persone che soffrono di un disturbo da somatizzazione hanno esami clinici negativi. Ciò non significa che i sintomi che provano non siano reali.

In sintesi, i disturbi da somatizzazione sono il riflesso dei pensieri e degli stati d’animo sul corpo. Una rapporto viscero-emozionale complesso e plasmato dalla soggettività e dall’esperienza di ogni singolo individuo, che l’osteopata studia nel profondo, per poter individuare la modalità migliore con cui aiutare il paziente.

I sintomi della somatizzazione

I disturbi associati alla somatizzazione in molti casi possono essere di lieve entità, tuttavia esistono situazioni in cui possono diventare forti e invalidanti. I sintomi sono per lo più i seguenti:

  • Mal di testa
  • Vertigini
  • Mal di schiena o collo
  • Disturbi dell’apparato gastrointestinale come nausea, vomito, diarrea
  • Dolori al petto o nodo alla gola
  • Fatica a deglutire
  • Dolori mestruali
  • Malattie della pelle
  • Perdita dei capelli

La visione dell’osteopatia somato-emozionale

Losteopata ha innanzitutto il compito di uscire dalla visione meccanicistica della medicina classica (che talvolta non è in grado di dare una spiegazione e quindi trovare una terapia adeguata a certi disturbi) e ampliare il proprio punto di osservazione, al fine di individuare quelle emozioni e stati d’animo che emergono in relazione alla postura, al tono muscolare e alle strutture del corpo.

Ad esempio, se una giovane paziente ha dolore alla schiena, a livello dorsale, in assenza di patologie della colonna vertebrale, l’osteopata può vagliare diverse ipotesi:

  • Il dolore può essere causato da una rigidità a livello delle articolazioni delle vertebre dorsali;
  • Il dolore può essere legato a un’infiammazione a livello dell’area stomaco/esofago e irradiato alla schiena;
  • Il dolore può essere generato da un’errata postura (che affatica la colonna vertebrale), che la paziente assume perché ha vergogna del proprio seno prosperoso.

Gli strumenti della visita osteopatica

Per individuare la causa primaria che ha portato alla manifestazione di sintomi da somatizzazione, l’osteopata si affida a tre strumenti principali:

  1. Anamnesi: la seduta osteopatica si apre con una sorta di “chiacchierata”, nella quale il paziente racconta i sintomi che lo hanno condotto in studio. Ė un passaggio indispensabile per selezionare la modalità di trattamento più adeguata.
  2. Osservazione: della postura e dei movimenti del paziente, con l’obiettivo di individuare eventuali asimmetrie e sovraccarichi posturali.
  3. Tocco: è l’arma bianca più preziosa nelle mani dell’osteopata. Uno strumento fondamentale per captare i bisogni che il corpo del paziente sta comunicando verso l’esterno.

L’approccio sinergico tra Osteopatia e Psicologia

Come accennato in apertura, lo stress è uno dei principali responsabili dei disturbi da somatizzazione. Nelle sue molteplici forme, ha un effetto molto reale sui nostri tessuti, che lo “assorbono” e memorizzano sotto forma di tensione, rigidità, limitazione di movimento.
La terapia manuale dell’osteopata può aiutare a liberare la memoria tissutale dallo stress e a diminuire le sgradevoli sensazioni a esso legate.

Tuttavia, quando la situazione si protrae da lungo tempo o lo stress è correlato a condizioni personali di difficile gestione, è fondamentale che il paziente si avvalga anche del supporto di un professionista che sappia aiutarlo ad affrontare e superare le difficoltà presenti.

La collaborazione tra osteopata e psicoterapeuta, in tali casi, può essere decisiva nel trattamento del disturbo di somatizzazione, poiché il problema viene gestito nella sua globalità: viene infatti affrontata sia la causa psicologica, sia l’effetto fisico di questa sofferenza.

A chi rivolgersi?

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Articolo a carattere informativo-divulgativo. In nessun caso può sostituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Non intende altresì sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. È sempre raccomandato rivolgersi a un medico in caso di dubbi o necessità.