Smart Working e Osteopatia: come gestire posture scorrette e dolori

Smart working e osteopatia

Lo smart working è diventato ormai parte integrante della quotidianità di milioni di italiani. Se da un lato ha migliorato l’equilibrio tra vita privata e lavoro, dall’altro ha esposto a nuove problematiche fisiche legate principalmente alla postura. Trascorrere molte ore davanti al computer, spesso in ambienti domestici privi di arredi ergonomici, causa infatti un aumento significativo dei dolori muscoloscheletrici e delle disfunzioni articolari. Mal di schiena, rigidità cervicale e affaticamento visivo sono solo alcune delle conseguenze più frequenti che nel tempo possono cronicizzarsi e compromettere in maniera significativa la qualità della vita. In questo contesto, l’Osteopatia rappresenta uno strumento efficace per prevenire e trattare i disturbi connessi al lavoro agile.

 

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Principali disturbi da smart working

Il lavoro da remoto, se non supportato da postazioni e strumenti adeguati, può generare disturbi che vanno ben oltre l’indolenzimento muscolare temporaneo. Entrando nel dettaglio, si annoverano:

  • Cervicalgia: tensione muscolare e dolori al collo dovuti a posizioni statiche prolungate o a monitor mal posizionati.
  • Lombalgia: dolore nella parte bassa della schiena, spesso correlato a sedie non ergonomiche o alla tendenza a lavorare sul divano o sul letto.
  • Sindrome del tunnel carpale e dolori agli arti superiori: derivanti da uso prolungato di mouse e tastiera.
  • Cefalee muscolo-tensive: legate alla contrazione costante dei muscoli del collo e delle spalle.
  • Disturbi circolatori negli arti inferiori: causati dalla sedentarietà e dalla scarsa mobilità durante le ore lavorative.

A questi si aggiungono problematiche secondarie, non meno rilevanti, come:

  • Affaticamento visivo;
  • Riduzione della capacità respiratoria;
  • Alterazioni del ritmo sonno-veglia.

Come interviene l’Osteopatia

L’Osteopatia è in grado di trattare i disturbi legati allo smart working, attraverso un approccio olistico e personalizzato che non si limita alla gestione del singolo sintomo, ma considera l’intero organismo, le sue relazioni funzionali e le abitudini quotidiane del paziente. La seduta osteopatica mira dunque, non solo ad alleviare il dolore, ma anche a ristabilire l’equilibrio posturale e a migliorare la mobilità, prevenendo eventuali recidive.

Alcuni esempi di intervento:

  • Cervicalgia e cefalee muscolo-tensive: le tecniche di mobilizzazione articolare e di rilascio miofasciale consentono di ridurre la rigidità dei muscoli cervicali, migliorando la flessibilità e attenuando la pressione che causa il mal di testa.
  • Lombalgia: le manipolazioni vertebrali dolci e le tecniche di stretching guidato permettono di alleviare la compressione lombare e favorire il riequilibrio posturale.
  • Dolori agli arti superiori: in caso di sindrome del tunnel carpale o sovraccarichi da mouse e tastiera, le tecniche neurodinamiche aiutano a ridurre la compressione dei nervi e a ristabilire la funzionalità dell’arto interessato.
  • Disturbi circolatori: tecniche di pompaggio linfatico e mobilizzazioni degli arti inferiori migliorano il ritorno venoso, contrastando gonfiori e sensazione di pesantezza.
  • Problemi respiratori e rigidità toracica: il trattamento mirato al diaframma e alle articolazioni costo-vertebrali favorisce una respirazione più ampia ed efficace, contrastando la ridotta ossigenazione legata alla postura curva in avanti.

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La parola all’osteopata di Monza

“Lo smart working ha rappresentato per molte persone un miglioramento significativo della qualità della vita, soprattutto nella gestione del tempo rispetto agli impegni familiari e lavorativi. Purtroppo però, ogni beneficio porta sempre con sé anche qualche effetto collaterale sgradito…
A pagarne le spese, in questo caso, è soprattutto la colonna vertebrale, principalmente a livello cervicale e lombare, anche se non è la sola, come abbiamo spiega poc’anzi”, afferma Luca Caimi, osteopata e fondatore dello Studio Igea di Monza.

“Le principali responsabili dei dolori da smart working sono le errate abitudini posturali, come lavorare su penisole improvvisate, o ancora peggio, sul divano o sul letto. L’Osteopatia può intervenire non solo mitigando la sintomatologia – attraverso l’adozione delle tecniche sopra menzionate – ma anche insegnando alla persona come gestire in maniera smart il proprio lavoro da remoto. Può ad esempio proporre esercizi utili con cui intervallare le svariate ore al pc e può pianificare sedute regolari di mantenimento… Perché prevenire è sempre meglio che curare!”, conclude Caimi.

Osteopata a Monza: a chi rivolgersi?

Affidarsi a professionisti certificati è il primo passo per intraprendere un percorso riabilitativo efficace e sicuro. Presso lo Studio Igea – PROGETTOSALUTE di Monza, puoi rivolgerti a Luca Caimi, professionista con oltre 25 anni di esperienza.

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Articolo a carattere informativo-divulgativo. In nessun caso può sostituire la formulazione di una   diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Non intende altresì sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. È sempre raccomandato rivolgersi a un medico in caso di dubbi o necessità.

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